Autovelox, nuovi dubbi sulle multe

Il caso Targa System

L’ultimo caso arriva dalla Calabria. La Procura di Catanzaro sta indagando sull’uso dei Targa System in alcuni centri della costa jonica della regione. Si tratta di dispositivi che leggono le targhe dei veicoli per capire se sono rubati, in stato di sequestro o fermo, se circolano con revisione scaduta o senza Rc Auto.

I Targa System possono essere usati, ma – secondo quanto ricostruito da IlSole24Ore – solo seguendo un preciso iter, che sembra escludere le infrazioni da remoto. In sostanza, i dispositivi non possono operare in autonomia (senza la presenza di agenti sul posto) e l’accertamento vale solo se il veicolo viene immediatamente fermato. Potrebbero quindi non essere legittime le multe inviate nei giorni successivi.

Le eccezioni

La chiave di tutto è in una parola: omologazione. Per poter accertare infrazioni da remoto, i dispositivi devono essere “approvati e omologati” dal ministero delle Infrastrutture. I Targa System non compaiono nell’elenco online dedicato.

Come si legge in una circolare del ministero del 2020, esistono casi in cui, pur in assenza di omologazione, è possibile accertare le infrazioni da remoto: succede quando il fermo immediato non è possibile per motivi di sicurezza, a causa del traffico o perché il veicolo è già troppo lontano. Si dovrebbe trattare però di eccezioni. Quando invece l’infrazione da remoto origina da dispositivi non omologati diventa una prassi, le multe potrebbero essere nulle o passibili di ricorso.