Assicurazioni, reclami in aumento

L'impatto degli eventi atmosferici

L’incremento interessa sia i reclami ricevuti dalle imprese italiane (+5,8%), che quelli ricevuti dalle imprese estere (+4,3%). Ha riguardato soprattutto il comparto “Altri rami danni” (complessivamente aumentati del 9% rispetto al 2023) e in particolare le compagnie italiane (con un aumento dei reclami a doppia cifra).

Pesano, in questo caso, gli eventi atmosferici eccezionali del 2023, che hanno determinato quella che l’Ivass definisce “una anomala concentrazione di sinistri in un ristretto arco temporale, impattando anche sui processi liquidativi”. Decisamente più contenuto (+1,7%) è stato l’incremento dei reclami per le imprese estere in tale comparto.

Rc Auto e ramo Vita

A differenza di quanto registrato tra gli “Altri rami danni”, l’incremento del comparto Rc Auto (complessivamente pari al 5%), è stato più pronunciato tra le imprese estere (+9,6%, rispetto al +3,7% delle imprese italiane).

In controtendenza il comparto “Vita”, con reclami in lieve diminuzione (-1,8%), frutto però di una netta differenza tra le imprese italiane (stabili) ed estere (in forte frenata, -13,9%).

Accolto un terzo dei reclami

Il tempo medio di risposta ai reclami da parte delle imprese si mantiene sempre significativamente al di sotto del limite di 45 giorni previsto dalle norme.

Con riferimento all’esito dei reclami, le imprese italiane ed estere hanno evaso complessivamente il 95% dei reclami trattabili; il restante 5% risultava in fase istruttoria alla fine del 2024. Dei reclami evasi risulta accolto il 31,8% del totale (32,8% nel 2023), chiuso per transazione l’8,1% (7,9% nel 2023), mentre il 60,1% è stato respinto (59,3% nel 2023).