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Arbitro Assicurativo: in autunno scatterà la partenza ufficiale

22 ago 2025 | 3 min di lettura

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Il nuovo organismo che opera sotto il coordinamento dell’Ivass, l’organismo che in Italia vigila sull’operato delle compagnie assicurative, dovrebbe nel concreto entrare in funzione a partire dal mese di ottobre. Nel frattempo però le compagnie assicurative devono attivarsi per fornire ai propri clienti tutte le informazioni sul suo funzionamento.

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Le compagnie assicurative si preparano a informare tutti i clienti

All’interno del decreto ministeriale che ha introdotto in Italia il nuovo Arbitro (il  decreto n. 215/2024)  sono previsti obblighi ben precisi in capo alle compagnie assicurative che devono d’ora in poi comunicare ai propri clienti la possibilità di ricorso: in pratica gli assicurati devono trovare le informazioni necessarie per utilizzare questo strumento sia nei documenti precontrattuali, sia sui canali digitali. Di conseguenza, in questo momento, è in corso una consultazione presso l’Ivass sui nuovi regolamenti che le compagnie assicurative dovranno seguire e sul come dovranno aggiornare i siti internet e i social network per estendere questa informativa anche ai contratti già in corso alla data di avvio dell’operatività dell’Arbitro.

Come funziona l’Arbitro Assicurativo

Nel suo funzionamento l’Arbitro Assicurativo ricalca da vicino quello degli altri “arbitri”: l’Arbitro bancario e finanziario (ABF) e l’Arbitro per le controversie finanziarie (ACF).

È competente per le controversie derivanti da contratti assicurativi, incluse le richieste di risarcimento e l’accertamento di diritti, obblighi o facoltà inerenti alle prestazioni assicurative. Sono invece escluse: le controversie relative ai grandi rischi disciplinati dal Codice delle Assicurazioni; i sinistri gestiti dal Fondo di Garanzia per le Vittime della Caccia e della Strada e le controversie sottoposte alla competenza della Consap.

Come e per quali motivi si può presentare il ricorso

Il ricorso si presenta online, tramite un portale che guida nella compilazione con esempi e spiegazioni . Per presentare il ricorso, che ha un costo di 20 euro, non è richiesta assistenza legale o l’aiuto di un professionista.

La domanda può avere ad oggetto anche il rimborso di somme di denaro purché non superino determinati limiti:

- per i rami vita, è previsto un limite massimo di euro 150 mila ovvero euro 300 mila nel caso di polizze di ramo I con prestazioni dovute solo in caso di decesso.

- per i rami danni, come ad esempio l'RC auto, invece, è previsto un limite di 2.500 euro per controversie relative al risarcimento del danno per responsabilità civile e 25mila euro per tutte le altre controversie.

Le condizioni per accedere alla procedura on line

Per accedere all'Arbitro Assicurativo, occorre però aver già presentato un reclamo scritto alla compagnia assicurativa ai sensi del Regolamento IVASS 24/2008 entro i dodici mesi precedenti. È possibile infatti presentare ricorso all’Arbitro Assicurativo solo caso di mancata risposta o risposta insoddisfacente.

Il ricorso deve essere presentato entro dodici mesi dalla risposta al reclamo o dalla scadenza dei termini di risposta. In ogni caso non è possibile presentare un ricorso avente ad oggetto fatti accaduti oltre tre anni prima della presentazione del reclamo.

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