Andare in bici al lavoro riduce i giorni di malattia
30 apr 2025 | 2 min di lettura
Pedalare e camminare fa bene. Non c’è tempo? Spesso è una scusa. Uno studio finlandese, pubblicato sullo Scandinavian Journal of Medicine & Science in Sport, ha evidenziato come basti andare in bici o passeggiare da casa all’ufficio e ritorno per migliorare la propria salute. E non solo: i dati potrebbero interessare anche i datori di lavoro e le compagnie assicurative.
Malattie e assenze ridotte
Lo studio ha esaminato, su un campione di 28.485 dipendenti, chi avesse l’abitudine di andare sul posto di lavoro in bicicletta o a piedi. E ha poi confrontato l’attività con i giorni di malattia. I risultati sono stati inequivocabili: rispetto a chi preferisce auto o mezzi pubblici, chi fa il “pendolare attivo” vede ridursi gli episodi brevi di malattia (fino a 10 giorni) dell’8-12%. Le assenze dovute a problemi di salute prolungati si riducono addirittura del 18%.
Effetto “pendolarismo attivo”
Ma cosa vuol dire, secondo il parametro scelto dalla ricerca, “pendolare attivo”? Vuol dire percorrere – a piedi o in bici, da e verso il lavoro – 61 chilometri a settimana. Non pochi, ma probabilmente meno di quanto non appaia a una prima impressione. Vuol dire, in sostanza, poco più di 12 chilometri al giorno per un dipendente che lavora cinque giorni a settimana. Cioè 6 chilometri per andare e 6 per tornare.
A piedi, bisogna spendere un po’ di tempo. In bici, invece, a spanne significa pedalare per un’ora al giorno. Cioè, in molti casi e soprattutto per chi vive in città, meno di quanto si impiegherebbe con l’auto.
Meglio a piedi o in bicicletta?
I ricercatori evidenziano benefici ancora maggiori per chi è abituato a percorrere un bel po’ di chilometri settimanali in bici. Probabilmente, ipotizzano, perché l’intensità dello sforzo è leggermente maggiore rispetto a una passeggiata.
Ad ogni modo, l’importante è muoversi: “I nostri risultati – spiegano gli autori dello studio - suggeriscono che il pendolarismo attivo regolare ha il potenziale di ridurre le assenze per malattia, in particolare quelle prolungate”.
È quindi un tema che riguarda la salute dei lavoratori, ma non solo. Viste le assenze ridotte, le imprese potrebbero avere dei vantaggi a incentivare il cosiddetto “bike to work”, mentre le compagnie assicurative potrebbero costruire polizze su misura, con premi più leggeri per chi dimostri di condurre uno stile di vita più sano.
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