Le Zone 30 fanno bene anche alle assicurazioni

Meno feriti sulle strade

In occasione del secondo anniversario della norma, 20’s Plenty for Us (l’associazione che promuove la riduzione dei limiti di velocità) ha raccolto dati per comprenderne l’impatto. Risultato: nei primi 18 mesi, i feriti sono diminuiti del 25%. Traducendo le percentuali in persone, vuol dire 882 feriti in meno. Quasi 50 al mese.

In alcune zone, come nel Nord del Paese, il calo è stato del 46%. In pratica, i casi di incidenti con conseguenze fisiche per le persone coinvolte sono quasi dimezzati. Nello stesso periodo, il calo è stato appena del 2% nelle strade con limite a 40 mph.

“Non si tratta – spiega 20’s Plenty for Us - di una semplice deviazione statistica”: in confronto al periodo precedente all’introduzione della norma (2022-2023), si è osservata una diminuzione in tutti i trimestri analizzati.

La velocità cala, i premi anche

L’impatto delle Zone 30 potrebbe però essere anche economico. Il numero di incidenti e di feriti può infatti influire sulle assicurazioni. Già lo scorso ottobre, la compagnia Esure aveva registrato una flessione del 20% dei sinistri denunciati. Meno velocità, meno incidenti gravi, meno richieste di risarcimento.

Il rischio si riduce, le conseguenze hanno più margini e così, a ruota, possono mettere mano ai premi medi. Rispetto al 2023, in Galles sono diminuiti di 45 sterline, circa 51 euro.