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Animali a bordo: si parte

29 set 2025 | 2 min di lettura

uomo in macchina con cane

A maggio le prime linee guida Enac, il 19 settembre il loro aggiornamento. Quattro giorni dopo il primo volo, con ITA Airways: due cani di taglia medio-grande hanno viaggiato in cabina senza trasportino. Sono partiti il 23 settembre, alle ore 9, dall’aeroporto di Milano Linate e sono atterrati a Roma Fiumicino. Secondo le vecchie regole, sarebbero stati obbligati a viaggiare in stiva.

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Gli obiettivi dell’Enac

L’adozione delle linee guida è demandata alle singole compagnie aeree. Servirà quindi tempo prima che la presenza dei cani diventi una consuetudine. La direzione tracciata dall’Enac, però, è chiara: far viaggiare i cuccioli in stiva è rischioso. Poco importa se l’incidenza dei casi fatali è bassa. L’ente che gestisce l’aviazione civile in Italia ha riconosciuto che non è più ammissibile alcuna percentuale che sia oltre lo zero.

Restano valide le raccomandazioni – come per qualsiasi passeggero – legate a controlli e assicurazioni, ma l’Enac è chiara: “Guardando al futuro, l’obiettivo è accompagnare il settore verso l’introduzione graduale del trasporto in cabina di PET oltre gli 8 kg, facendo dell’Italia il primo Stato membro a muoversi in questa direzione. L’approccio adottato da Enac non si limita al rispetto dei requisiti di sicurezza, ma integra considerazioni legate al benessere animale, alla compatibilità con i passeggeri e alla qualità complessiva dell’esperienza di viaggio”.

I criteri da seguire

In assenza di precedenti, l’Ente nazionale aviazione civile ricorda “la positiva esperienza maturata nel trasporto aereo dei cani di assistenza”. In sostanza, questi casi hanno dimostrato “la concreta fattibilità” di portare a bordo cani fino a 25 kg “nelle configurazioni di cabina comunemente utilizzate nel trasporto aereo di linea, senza compromettere gli standard di sicurezza e di comfort”. In pratica: è una misura che si può adottare in fretta perché non esige modifiche significative.

L’Enac suggerisce quindi alcuni criteri ai quali le compagnie potrebbero ispirarsi per stilare un proprio regolamento: individuare il numero massimo di animali in cabina; collocare i cani preferibilmente accanto a paratie e in corrispondenza dei finestrini, lasciando libero il sedile centrale e riservando al proprietario quello lato corridoio; definire procedure per ridurre al minimo le interazioni dirette tra animali e tra animali e altri passeggeri durante imbarco e sbarco; utilizzare tappetini assorbenti, imbracatura con fissaggio alla cintura di sicurezza e, se necessario in alcune fasi, museruola; formare il personale, informare i passeggeri e definire come accertare il riconoscimento dell’animale e la responsabilità diretta del proprietario.

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