Vacanze, italiani fiduciosi: otto su dieci pronti a viaggiare nel 2023
Preoccupa, però, il cambiamento climatico
20 marzo 2023
Inflazione, incertezze geopolitiche e finanziarie non fermano i vacanzieri. O, almeno, non fermano il loro ottimismo. Tre europei su quattro sono fiduciosi di poter partire nel 2023, e quasi un terzo è addirittura molto fiducioso.
Tra i più ottimisti ci sono proprio gli italiani: il 79% degli intervistati pensa di poter dedicare tempo e denaro a un viaggio. Solo gli Svizzeri (80%) hanno così tanta fiducia. Mentre in fondo alla classifica troviamo i Paesi Bassi, con un (comunque promettente) 68%.
Fiducia in tutte le fasce d'età
Sono i dati emersi dalla terza edizione dell’International Vacation Confidence Index di Allianz Partners. Lo studio, condotto da OpinionWay per conto di Allianz Partners all'inizio di gennaio 2023, ha coinvolto 9.337 persone in Austria, Francia, Germania, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Svizzera, Regno Unito e Polonia.
La fiducia è elevata in tutte le fasce d'età, in particolare in quella tra i 25 e i 34 anni, che ha espresso l'aspettativa di partire nel 78% dei casi, in Italia così come in Europa. Le differenze sono comunque minime, visto che la fascia meno “ottimista” - quella degli over 50 – prevede di viaggiare nel 73% dei casi.
Viaggi e cambiamento climatico
Avere fiducia non vuol dire ignorare i potenziali rischi. La ricerca ha infatti messo in luce le preoccupazioni per il cambiamento climatico, che sempre più spesso stanno entrando all'interno di polizze viaggio.
Complessivamente, il 28% degli europei (il 27% degli italiani) ha affermato che probabilmente modificherebbe i propri piani di vacanza invernale a causa della crisi climatica in corso. Tuttavia, ci sono differenze significative di opinione tra i viaggiatori più giovani e quelli più anziani. Il 40% dei viaggiatori in Europa (il 33% in Italia) di età inferiore ai 35 anni ha dichiarato che, a causa del cambiamento climatico, probabilmente modificherebbe la destinazione, riducendo il budget o la durata del viaggio. La percentuale scende al 31% (sia in Italia che in Europa) tra i 35 e i 49 anni invece, e si riduce ulteriormente tra gli over 50 (21% in Italia e 16% in Europa).
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