Rc auto: tra Decreto e Carta di Bologna

Decreto tariffe Rc auto, consumatori contro

18 April 2014
Rc auto: tra Decreto e Carta di Bologna

Le tariffe Rc auto italiane sono le più care d'Europa: anche l'Ania ormai lo ha confermato. Chi vuole risparmiare ricorre sempre più spesso ai comparatori online confrontando le migliori assicurazioni che la rete esibisce: eppure, e anche questo è confermato, anche facendo questo sforzo, il premio annuale resta alto.

Il governo Letta qualche tempo fa e oggi il governo Renzi hanno appalesato ripetutamente l'intenzione di intervenire sul tema con un apposito Decreto Legge che prenda in considerazione l'Rc auto: l'obiettivo primario, secondo l'attuale governo, è quello di tagliare di almeno il 23% i costi a carico degli automobilisti.

Non tutti si sono dimostrati subito d'accordo però. Perché se è vero che parecchie assicurazioni, col nuovo decreto legge sulle tariffe Rc auto, sono pronte a far risparmiare veramente il 23% grazie a degli interventi mirati (risarcimento in forma diretta, cessione del credito al carrozziere e scatola nera), le associazioni dei consumatori che aderiscono alla “Carta di Bologna”, insieme alla Federcarrozzieri, alle Associazioni vittime della strada, alle associazioni di medici, avvocati e dei patrocinatori del settore, si oppongono al decreto e chiedono a gran voce al ministro Guidi di tornare sulle sue decisioni.

Non a caso, a inizio aprile è stato consegnato al ministero il progetto di riforma alternativo al decreto. Il progetto ricalca i punti fissati dalla Carta di Bologna, prevedendo che siano mantenuti alcuni diritti acquisiti dagli automobilisti assicurati: per esempio, la possibilità di scegliere un carrozziere di fiducia per procedere alle riparazioni o di scegliere la clinica preferita per una valutazione dei danni fisici.

Nelle mire delle contestazioni dei consumatori c'è anche quello che viene chiamato il “modello francese”, inerente la portabilità della polizza, clausola che consentirebbe di cambiare compagnia in qualsiasi momento dell'anno. E' proprio questo uno dei punti considerati maggiormente importanti dal settore assicurativo, visto che la liberalizzazione assoluta del mercato, sostengono le associazioni dei consumatori, potrebbe contribuire in maniera decisiva ad abbassare i prezzi delle polizze, garantendo al contempo servizi sempre migliori per gli automobilisti.

Secondo le associazioni dei consumatori, nel nostro Paese il primo passo verso la liberalizzazione è stato fatto quando si è deciso di abolire il tacito rinnovo. Qualcosa però va ancora fatto: se viene approvata la portabilità delle polizze, dicono i consumatori, si può risparmiare parecchio. Non solo: a quel punto diventerebbe fondamentale un vero confronto tra le offerte delle Rc auto più convenienti sul mercato.

di Franco Canevesio

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