Strade più sicure e polizze meno care con la maxicentrale europea
17 dic 2020 | 2 min di lettura
Raggiunto l'accordo per lo scambio delle informazioni tra i diversi soggetti
Prosegue senza sosta il piano per tradurre nel concreto l’iniziativa Data for Road Safety sostenuta dalla Commissione europea.
Il passaggio dalla fase di test allo sviluppo vero e proprio del “Safety-Related Traffic Information”, l’ecosistema di informazioni sul traffico legate alla sicurezza (SRTI), che avvertirà i conducenti delle condizioni di guida pericolose, può infatti beneficiare dell’accordo raggiunto per lo scambio delle informazioni tra i diversi soggetti pubblici e privati.
Dati condivisi, accessibili e sempre aggiornati
I produttori di automobili, le autorità che regolano il traffico stradale, gli Stati membri della UE e i fornitori di tecnologie di localizzazione si sono ufficialmente impegnati allo scambio reciproco di dati al fine di avere strade più sicure.
L’accordo, della durata di cinque anni, definisce il quadro relativo al modo in cui i dati sulla sicurezza potranno essere resi tecnicamente accessibili all’interno dell’ecosistema SRTI.
Il presupposto alla base dell’iniziativa è la “reciprocità”, dato che, a fronte dei dati messi a disposizione, ogni partecipante è a sua volta interessato a riceverne altri facilmente utilizzabili. Già oggi, infatti, molti veicoli sono dotati di tecnologie all’avanguardia in grado di rilevare condizioni stradali pericolose e di segnalarlo ai conducenti.
Il passaggio ulteriore, e quindi lo scopo finale della realizzazione di un ecosistema integrato, è rappresentato però dalla possibilità per tutti gli automobilisti in Europa di avere accesso a un insieme di informazioni aggiornate indipendentemente dalla marca di auto o dall’applicazione di navigazione utilizzata.
I benefici del nuovo sistema
Anche se mancano ancora all’appello altri soggetti attivi nell’ambito automotive, tra giugno 2019 e ottobre 2020, i membri della partnership “Data for Road Safety”, hanno compiuto il primo passo verso uno scambio di dati di tipo continuativo conducendo un primo test durante il quale sono stati forniti all’ecosistema decine di milioni di messaggi.
La messa a disposizione di questo ecosistema condiviso ha già avuto un primo effetto positivo sulla sicurezza stradale in Europa: ha contribuito, ad esempio, ad accelerare la diffusione dei servizi di emergenza tra cui il recupero dei veicoli coinvolti negli incidenti autostradali.
La posizione esatta dei veicoli in panne è stata condivisa in pochi secondi con i fornitori di servizi che sono stati così in grado di segnalarlo ad altri automobilisti. Nonostante la strada sia ancora lunga per l’implementazione del sistema, ci si attendono benefici assai estesi nel lungo periodo fino ad arrivare una riduzione dei costi delle polizze Rc Auto per effetto di una riduzione generalizzata dei livelli di rischio.
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