Solo 1 casa su 20 è assicurata contro le catastrofi naturali
Mancano sistemi che regolamentano la gestione del rischio
2 June 2023
“L’alluvione improvvisa che ha colpito le Marche è solo l’ultima delle sempre più frequenti calamità legate al cambiamento climatico”. Così si apriva una relazione dell'Ania dell'ottobre 2022. Era passato appena un mese dal disastro che aveva colpito le province di Ancona e Pesaro-Urbino.
Se l'Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici scrivesse una nuova relazione oggi, cambierebbe poco o nulla. Perché, dopo l'alluvione che ha devastato l'Emilia-Romagna si torna a parlare di prevenzione e di assicurazioni contro le catastrofi naturali.
L'Italia è infatti tra i Paesi con il più spiccato rischio idrogeologico e, allo stesso tempo, tra quelli meno coperti da polizze.
Assicurazione e catastrofi naturali
La casa di proprietà, che rappresenta il bene più importante per gli italiani dal momento che l’80% dei nuclei familiari ne possiede una, viene coperta solo al 50% contro il rischio incendio. E quasi in un caso su cinque si tratta di coperture collegate al mutuo utilizzato per acquistarle.
Nonostante il 75% delle abitazioni sia esposto a un rischio significativo di calamità naturali di vario tipo – sottolinea l'Ania – appena il 5% viene protetto da una polizza specifica. Si tratta di un valore definito “molto contenuto”, nonostante sia cresciuto costantemente negli ultimi tempi. Quindici anni fa, dichiara il rapporto, era “praticamente nullo”.
Dal 2018, in particolare, si è assistito a un'accelerazione, grazie a una norma che ha previsto l’esenzione dell’imposta fiscale sui premi per “le assicurazioni contro gli eventi calamitosi” e la loro detrazione al 19% sull'Irpef.
Italia in ritardo
Visto l'aumento dei rischi, non basta. “Sebbene questi interventi abbiano di fatto contribuito a una maggiore diffusione delle coperture contro le calamità naturali – spiega l'Ania - l’Italia è forse l’unico paese industrializzato e, per di più, con un’elevata esposizione al rischio privo di un meccanismo regolamentato per la gestione delle calamità naturali”.
In alcuni Paesi, come Francia, Spagna, Stati Uniti e Giappone, sono già attivi – in alcuni casi da decenni – sistemi che regolamentano la gestione del rischio catastrofe. I sistemi variano, ma con una costante: una collaborazione tra settore assicurativo privato e Stato. Da anni l'Ania spinge per creare uno schema che renda obbligatoria – con un supporto pubblico - l'assicurazione sulle catastrofi naturali.
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