Si paga il doppio che negli altri Paesi
Caro polizze, Italia maglia nera in Europa
7 giugno 2014
Un problema irrisolto. Così il presidente dell’Ivass Salvatore Rossi definisce la questione tutta italiana del caro polizze. Come calcolato da più fonti in media il premio RC auto pagato negli altri Paesi dell’Unione europea è di 250 euro, una cifra pagata da soltanto il 5% degli assicurati italiani. Il prezzo medio nazionale ammonta infatti a una cifra doppia, circa 500 euro, ma se si è avuto un sinistro il costo impenna e neanche di poco.
Secondo l’Ivass il problema dei prezzi è strettamente legato alla mancanza di una riforma del settore assicurativo organica e, nonostante il calo generale dei prezzi del 3,8% registrato nei primi mesi del 2014, restano forti disparità a seconda del profilo dell’assicurato e alla città di residenza.
Il prezzo infatti sale se l’automobilista vive in una grande città, con esempi legati alla concentrazione del mercato: a Caserta, per esempio, il costo è triplo rispetto a Teramo. Se il settore in generale soffre, la causa però non è da ricondursi solo al caro polizze, ma in generale alla crisi economica che ha ridotto l’utilizzo dell’auto: ci si sposta meno, di fanno meno incidenti (si stima un calo del 30% dei sinistri negli ultimi quattro anni), ma il costo medio totale di ciascun sinistro sale da 3.900 a 4.700 euro per maggiori accantonamenti.
Infine, ad incidere sul caro polizze italiano c’è il problema delle frodi, sempre più diffuse sul mercato. Entro il 2015 è però prevista la creazione di una banca dati unica anti frode grazie all’interconnessione di cinque banche dati facenti capo a motorizzazione civile, Ania, Pra, Consap e Ivass. Un processo già in corso che terminerà il prossimo anno coinvolgendo anche la Banca d’Italia, il Casellario centrale infortuni e i ministeri di Economia, Sviluppo, Trasporti e Interno. Un sistema per agevolare i controlli e poter valutare con facilità la storia di un veicolo coinvolto in un sinistro stradale.
di Eleonora Della Ratta
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