Riforma delle assicurazioni, carrozzieri sul piede di guerra
Riforma delle assicurazioni, carrozzieri sul piede di guerra
7 novembre 2013
La riforma del settore assicurativo è ancora in fasce e già scatena non poche polemiche. A protestare questa volta sono i carrozzieri perché nel testo presentato dal sottosegretario allo Sviluppo economico Simona Vicari in Commissione parlamentare si legge che le stesse compagnie possono scegliere, in caso di incidente, a quale carrozzeria convenzionata mandare il veicolo a riparare.
Per i carrozzieri questo significa vedersi gestiti i clienti dalle assicurazioni e correre il rischio di essere tagliati fuori dal mercato se non stipulano una convenzione con qualche compagnia. Dall'altra parte per gli automobilisti il provvedimento ha una doppia valenza: da un lato si semplificano molti passaggi e non ci si deve più preoccupare di seguire l'iter tra compagnia, perito e carrozzeria, dall'altro però non sempre sarà possibile rivolgersi al carrozziere di fiducia. Il testo prevede, infatti, la proposta di potenziamento dell'indennizzo in forma specifica, attraverso la decurtazione del risarcimento pecuniario dell'automobilista che sceglie di recarsi in una carrozzeria non convenzionata. Altra questione spinosa per le autocarrozzerie è la proposta di abolizione della cessione del credito, che consente all'assicurato di non anticipare il costo della riparazione e alla carrozzeria di avere la garanzia del credito.
Secondo i carrozzieri, inoltre, se queste riforme verranno attuate, a rimetterci saranno i cittadini perché non saranno i clienti a scegliere di fatto a chi rivolgersi valutando la qualità del lavoro svolto, ma le compagnie che punteranno ad avere riparazioni a prezzi bassi, imponendo tempi e compensi orari mettendo a rischio soprattutto gli artigiani di piccole dimensioni. Dall'altra parte l'intenzione della legge è quello di regolamentare un settore dove non mancano le truffe, con clienti che si fanno riparare più danni di quanto dovuto, conti gonfiati e prezzi alle stelle. Per qualche automobilista che approfitta di un carrozziere amico, rischiano anche migliaia di professionisti onesti che non vogliono passare sotto il controllo di fatto delle compagnie assicurative.
di Eleonora Della Ratta
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