Quasi 4 milioni di automobilisti senza polizza
Cresce il numero di chi circola senza tagliando o con uno falso. Colpa anche della crisi e del caro polizza.
13 marzo 2014
Un popolo in continua crescita, che fa crescere il rischio di tutti gli automobilisti e aumenta il numero di truffe.
È l’esercito dei non assicurati, i veicoli che ogni giorno viaggiano per strada senza copertura della responsabilità civile (Rc auto). Secondo gli ultimi, allarmanti dati dell’Asaps (Associazione sostenitori e amici della polizia stradale) se ne contano quasi quattro milioni (3,8 per l’esattezza).
Ad analizzare il profilo di chi viaggia senza polizza sono stati polizia municipale e Polstrada: non si tratta solo di furbetti che preferiscono rischiare una sanzione piuttosto che pagare le compagnie assicurative, ma sempre più spesso cittadini piegati dalla crisi economica e dalle spese correnti che si ritrovano a tardare il pagamento della polizza auto o rc moto, ma che non potendo fare a meno di utilizzare i propri mezzi viaggiano senza essere in regola.
Un problema che non riguarda solo il Sud Italia, come spesso si pensa: solo in Lombardia si contano 4mila automobilisti multati perché trovati in possesso di un tagliando falso, a volte consapevolmente altre volte perché vittime di truffa. A confermare questo quadro sono anche i dati sull’aumento dei cosiddetti pirati della strada e la crescita di telefonate all’Ivass (circa 50mila all’anno), gran parte finalizzate nella verifica di tagliandi assicurativi non validi.
La causa sembra non essere imputabile soltanto alla crisi economica, ma anche alle tariffe troppo alte: secondo il Consap, infatti, le assicurazioni italiane costano il 70% in più che nel resto d’Europa e gli automobilisti sono spinti a trovare alternative più o meno lecite.
In ogni caso a farne le spese sono sempre i cittadini stessi, quelli vittime di incidenti stradali che si ritrovano senza possibilità di essere risarciti. Ma anche gli automobilisti che nella migliore delle ipotesi incappano in una sanzione, ma che in caso di incidente devono pagarne pesanti cause civili e penali. Un gioco che non vale la candela, nonostante il caro polizze.
di Eleonora Della Ratta
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