Polizze mutui e prestiti: tutelare i consumatori
Ivass e Banca d’Italia: si torna a parlare delle polizze abbinate ai finanziamenti
18 settembre 2015
Aumentare la tutela dei consumatori nella vendita di coperture assicurative abbinate a mutui e prestiti. Questo è il delicato ed interessante tema trattato in una recente lettera congiunta firmata Ivass e Banca d’Italia ed indirizzata alle varie imprese ed intermediari assicurativi operanti sul territorio italiano.
Le autorità di vigilanza si trovano quindi nuovamente ad ammonire gli istituti di credito chiedendo di eliminare, nel più breve tempo possibile, alcune criticità, di diversa natura, strettamente legate al giusto grado di informazione che coloro che si trovano a richiedere un prestito personale - oppure un mutuo – dovrebbero avere in merito alle eventuali polizze abbinate al contratto che stanno per stipulare.
Si tratta ad ogni modo di un aspetto estremamente delicato e già evidenziato da tempo dall’Ivass, l’istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, ricordiamo ad esempio il report conosciuto dal titolo “Sei assicurato e forse non lo sai”. Adesso però, a seguito dei numerosi avvertimenti, non è più possibile chiudere un occhio sull’argomento ma è necessario lavorare intensamente per ricercare soluzioni concrete che mettano i consumatori nella condizione di essere sereni nel momento in cui decidano di fare affidamento ad una banca per richiedere una maggiore liquidità.
Questa nuova lettera, firmata sia dal presidente dell’Ivass Salvatore Rossi che dal governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, presenta un’esplica richiesta agli operatori del settore: entro tre mesi deve essere presentato un piano specifico ed articolato che sarà realizzato passo dopo passo nei tre mesi successivi, con il principale scopo di dare una nuova organizzazione al mondo delle polizze connesse a prestiti o mutui e, parallelamente, riesaminare l’intero portafoglio delle coperture assicurative di questa specifica tipologia.
Nei fatti i due organi si aspettano che gli istituti di credito e le banche rivedano sia la struttura delle polizze che le loro particolari modalità di collocamento in modo tale da dimostrare che la loro distribuzione sia impostata realmente sui bisogni della clientela che deve essere pienamente cosciente.
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