Polizze auto e truffe
Sgominata una banda che commercializzava polizze auto false
2 dicembre 2014
Sempre più amate dagli italiani, le polizze temporanee hanno suscitato recentemente anche un forte interesse da parte di malintenzionati. E’ stata sgominata solo poche settimane fa un banda che aveva messo in piedi una maxi truffa da svariati milioni di euro ai danni di ignari cittadini e di alcune compagnie di assicurazione. La polizia di Stato di Taranto ha infatti dato esecuzione a cinque ordinanze di custodia cautelare a carico di persone residenti nelle provincie di Taranto, di Lecce e di Milano che, insieme ad altre otto, sono indagate per associazione a delinquere finalizzata alla truffa.
Al centro del “business” la vendita di false assicurazioni per auto temporanee della durata di cinque giorni. Commercializzate on line venivano pubblicizzate in grande stile, anche tramite la stampa, i banner pubblicitari negli stadi e persino in occasione di eventi sportivi di serie A.
Numerose i marchi delle compagnie assicurative danneggiate dalla truffa tra cui Italiana assicurazioni, Direct line, Zurich assicurazioni, Augusta assicurazioni, Vittoria assicurazioni, Sara assicurazioni, Groupama assicurazioni, Enterprice insurance company assicurazioni, Cattolica assicurazioni, Fondiaria Sai assicurazioni, Fata assicurazioni, Uniqa assicurazioni, Linear assicurazioni.
A far emergere il meccanismo, l'attività investigativa degli inquirenti che ha avuto inizio nel giugno 2013 a seguito dei rilievi effettuati su un incidente stradale mortale condotti dai poliziotti del Distaccamento di Manduria in provincia di Taranto. Il veicolo responsabile dell'incidente risultava provvisto di una polizza assicurativa provvisoria risultata poi falsa.
Da lì è emersa l’organizzazione che era in grado di creare, promuovere e commercializzare, su tutto il territorio nazionale, attraverso alcuni siti internet, le false polizze assicurative temporanee. Secondo quanto riportato anche dalle cronache locali, la commercializzazione delle false polizze avveniva con la collaborazione di agenzie di pratiche automobilistiche nella maggior parte dei casi consapevoli della truffa.
In pratica, il meccanismo poteva far leva su una vera e propria struttura “parallela” che comprendeva un call center telefonico. Le regioni in cui è stata portata avanti con successo la vendita delle polizze contraffatte sono Sicilia, Calabria, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Campania e Toscana. Da una prima stima, le polizze individuate come false sarebbero oltre seicento. A queste vanno ad aggiungersi altre polizze in bianco già sottoscritte emerse nel corso degli accertamenti.
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