Mantenere un'auto costa sempre di più
Aumentano le pratiche del PRA
30 aprile 2013
C'era una volta l'automobile, come mezzo di locomozione di massa, accessibile a chiunque, utile a tutti, necessaria a chi doveva spostarsi per lavoro, agognata da chi la usava solo nel week end per fare qualche gita. C'era una volta perché oggi questa automobile non esiste più. Mantenere una macchina costa sempre di più, i rincari sembrano avere qualcosa di perverso e incontrollabile, tanto che tenerla in garage al chiuso e spenta sembra essere la maniera più conveniente per risparmiare. Perché, udite udite miei cari, le bastonate non sono finite: dopo le polizze Rc auto e il carburante, ora sono in arrivo i rincari per le pratiche del Pra. Dal 2 aprile scorso è arrivato questo nuovo rincaro, riguardante le pratiche auto del Pubblico registro automobilistico. La stangata, (da 20,29 a 27 euro) è destinata a incidere per il 30% sulle spese degli automobilisti, di quelli che vogliono iscrivere l'auto nuova al Pra oppure di quelli che hanno bisogno di rinnovare l'iscrizione al Pubblico registro in seguito a un passaggio di proprietà.
Fare queste pratiche (non voluttuarie, come si può notare) costerà da 20,29 euro a 27 euro, andando così a rincarare le non modeste spese di quanti usano l'auto. Gli aumenti non risparmieranno nemmeno chi avesse bisogno di un qualunque duplicato di un qualsiasi documento o di un aggiornamento dei documenti: anche in questo caso si pagherà tutto (e caro).
La novità è frutto del nuovo decreto emesso dal ministero dell'Economia, il primo dopo 19 anni, decreto che aggiorna le tariffe del Pubblico registro automobilistico. I rincari, o meglio i maggiori introiti che questi determineranno, andranno ad affluire nelle casse delle Province: la riscossione invece sarà affidata all'Aci a titolo gratuito, visto che l'Automobile club è la proprietaria del Pra.
Non tutti com'è ovvio sono contenti: no di certo i consumatori che paiono pronti a dar battaglia contro la macchina burocratica che in Italia, non solo sul fronte auto, costa ai contribuenti più che nel resto d'Europa. Un esempio? In Germania gli stessi documenti ottenibili dal Pra e oggetto di rincaro, si ottengono pagando il 60% in meno di quanto paghiamo noi italiani.
Il Codacons non esita a definire il provvedimento “l'ennesimo atto che si perde nel mare di aumenti assurdi che soffocano il settore”. Ancora più diretto il commento dell''Unrae, l'Unione degli importatori di automobili, che parla di “una goccia nel mare dei problemi che affossano il mondo dell’auto”.
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