Italiani e vacanze: si torna a viaggiare, ma si tagliano i costi
Si riducono le notti di viaggio
13 aprile 2023
Con l’arrivo della bella stagione gli italiani non rinunciano a viaggiare, tanto più che all’orizzonte si prospettano ulteriori “ponti”. Per effetto dell’impatto del caro vita sul budget dedicato alle vacanze cambiano però alcune modalità, soprattutto quelle relative alla durata del soggiorno. Lo rivela l’indagine Smart Travellers, realizzata da BVA Doxa per BWH Hotel Group Italia secondo cui si starebbero affermando nuove abitudini.
L’indagine si basa su oltre duemila interviste online relative a viaggi fatti in Italia nell’ultimo anno e suddivise per target: popolazione generale (General Population), Leisure Travellers (persone con almeno 2 notti consecutive fuori casa per motivi di svago) e Business Travellers (chi viaggia per lavoro e passa fuori casa almeno 3 notti consecutive).
A dover tenere conto delle tendenze che emergono da questa analisi sono tutti gli attori coinvolti nel settore turistico e quindi le strutture ricettive (che già oggi offrono formule più dinamiche nel determinare i prezzi), le agenzie di viaggio e i tour operator, e infine anche le compagnie assicurative che forniscono le polizze viaggio.
Torna il turismo anche in bassa stagione
L’aumento dell’inflazione e il relativo impatto sul carovita stanno spingendo i viaggiatori a preferire spostamenti in bassa stagione e a ridurre le notti di viaggio (38% della popolazione e 34% di chi si sposta per lavoro).
Per quanto riguarda i Business Travellers, il 32% conferma una riduzione delle trasferte rispetto al 2019 mentre il 20% dichiara per contro di averle incrementate. Non cambiano le abitudini sulla mobilità. La maggior parte dei viaggiatori conferma di utilizzare ancora gli stessi mezzi di spostamento (47% General Population, 48% Leisure Travellers e 39% Business Travellers) dimostrando una modesta sensibilità all’utilizzo di mezzi con minor impatto ambientale (rispettivamente 18%, 15% e 22%).
Il buon rapporto qualità/prezzo si conferma però, per tutte e tre le categorie, il principale driver di scelta, confermato dal 62% della General Population, dal 67% dei Leisure Travellers e dal 53% dei Business Travellers, che concordano anche sull’importanza della pulizia nelle strutture e il rispetto delle norme sanitarie.
A caccia di promozioni sui canali on line
Chi viaggia per motivi di svago attribuisce maggiore importanza alla posizione strategica della struttura (46%) e si affida maggiormente alle recensioni degli altri viaggiatori (38%); i Business Travellers, oltre alla posizione strategica (40%) sono invece più attenti alla comodità del parcheggio (36%) e alla qualità della colazione (32%).
In relazione alle esperienze digitali in albergo, i numeri non si discostano di molto tra le categorie intervistate. Se per la General Population (27%) e i Business Travellers (29%) la smart room è l’opzione più interessante, i Leisure Travellers prediligono più degli altri i servizi streaming da smartphone con l’utilizzo del proprio account.
Gli strumenti online, siti web o app, si confermano il metodo più utilizzato per le prenotazioni. Sommando siti web e app si raggiunge il 71% di utenti per la Global Population, il 74% per i Leisure Travellers e il 70% per i Business Travellers. Nell’effettuare la prenotazione online i Leisure Travellers (81%) valutano con maggiore attenzione la navigabilità e la semplicità d’uso del canale utilizzato. Al secondo posto (79%) l’offerta, ovvero la convenienza, le promozioni e i pacchetti multiservizio che rappresentano invece la principale aspettativa per la General Population (73%) e dei Business travellers (75%).
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