Mondo Assicurazioni
In Europa un'auto venduta su sei è elettrica
Molto probabilmente il 2021 sarà l'anno del sorpasso dell'elettrico sull'ibrido
8 febbraio 2021
Nel quarto trimestre del 2020, quasi un'autovettura su sei immatricolata nell'Unione europea era un veicolo a ricarica elettrica (16,5%).
Il periodo ottobre-dicembre si dimostra quindi ancor più propizio di un anno già molto positivo, con la quota di elettriche che si attesta al 10,5%, più che triplicando quella del 2019 (3%).
Lo affermano i dati di Acea, l'associazione dei produttori europei.
Elettriche per la prima volta oltre il milione
Se è vero che le percentuali sono influenzate anche dal calo delle vendite di diesel e benzina, i numeri confermano una crescita impetuosa anche in termini assoluti, con oltre un milione di auto vendute nel 2020, il 167% in più rispetto all'anno precedente.
Senza dimenticare l'ibrido, ha ampliato la propria quota dal 5,7% all'11,9%, grazie a un incremento delle vendite del 59,4%.
L'elettrico, quindi, è cresciuto a velocità quasi tripla, accorciando la distanza con le immatricolazioni ibride a poco meno di 137 mila vetture.
Se, come pare, il trend dovesse confermarsi, molto probabilmente il 2021 sarà l'anno del sorpasso dell'elettrico sull'ibrido. Un avvicendamento che si è già consumato nel quarto trimestre 2020.
Diesel e benzina rallentano
Se elettrico e ibrido accelerano, le alimentazioni tradizionali continuano a frenare. Nel quarto trimestre, le immatricolazioni diesel sono diminuite del 23% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La quota di mercato dell'intero anno si restringe al 28%.
Male anche le vetture a benzina, che tra ottobre e dicembre hanno accusato un calo del 33,7%, assottigliando la propria quota al 47,5%.
Più che di flessione, si può parlare di crollo. Guardando i dati in controluce, però, si nota come diesel e benzina rappresentano ancora tre quarti delle immatricolazioni europee.
L'accelerazione elettrica
La crescita delle propulsioni a basse emissioni combina fattori che vanno al di là di un singolo settore (come una maggiore attenzione all'ambiente), il calo dei prezzi e il miglioramento delle prestazioni e la spinta del Covid-19.
La pandemia ha innescato una valanga di effetti collaterali, cui non sono sfuggiti l'automotive e i comparti che gli ruotano attorno (dalla componentistica alla Rc Auto).
Con l'obiettivo di stimolare gli acquisti e spingere la mobilità privata senza pesare sull'ambiente, diversi governi europei hanno varato cospicui incentivi, rendendo particolarmente conveniente l'acquisto di vetture a basse emissioni.
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