Mondo Assicurazioni
Il progetto di Ania e Uea per insegnare l'assicurazione alle famiglie
Imparare l’assicurazione
28 novembre 2013
Quanto ne sanno gli italiani di assicurazione? Troppo poco secondo gli addetti ai lavori. Spesso gli automobilisti non conoscono bene quali sono le coperture previste dalle polizze Rc auto o moto, ma soprattutto rischiano di non poter prevenire adeguatamente i rischi e si tutelano poco. Insomma, se nell’acquistare una polizza si guarda solo al prezzo e non alle coperture si rischia di non farci un gran guadagno.
Per far crescere consumatori più consapevoli anche sotto il profilo assicurativo, l’Ania (Associazione nazionale imprese consumatrici) e l’Uea (Unione europea assicuratori) hanno siglato un protocollo d’intesa per la promozione della cultura assicurativa. In particolare l’idea è di diffondere in maniera capillare tra i giovani lo schema educativo “Io e i rischi” sviluppato sul sito internet www.ioeirischi.it dove si parla di prevenzione. Qui, divisi per sezione, si possono trovare tutte le informazioni necessarie suddivise per fasce di età: junior, bambini più piccoli, e teens, per i ragazzi, oltre a un glossario completo di tutti i termini del settore.
Le famiglie con figli preadolescenti riceveranno il kit educativo “Io e i rischi family”: a partire dal prossimo anno saranno le stesse compagnie assicurative e le associazioni dei consumatori a distribuire il materiale ai propri clienti.
Un modo semplice e giocoso per aiutare gli studenti delle scuole medie a prendere confidenza con alcuni concetti, come classe di rischio, copertura assicurativa e così via. Questa è la fascia di età che si appresta a prendere il motorino e ad avere un primo contatto con il mondo assicurativo: il progetto dell’Ania si rivolge anche alle scuole dove gli insegnanti possono usufruire di materiale didattico specifico per dare le prime nozioni di “cultura assicurativa”.
In realtà destinatari non secondari dell’iniziativa sono anche i genitori, troppo spesso ignari delle possibilità offerte per tutelare sé e i propri familiari che si mettono alla guida.
di Eleonora Della Ratta
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