Mondo Assicurazioni
Il lockdown accelera l'Insurtech. I clienti sono soddisfatti?
Il 39% dei clienti ha sfruttato un servizio assicurativo a distanza
7 dicembre 2020
Sempre più propensi a utilizzare i servizi digitali. E piuttosto soddisfatti, anche se non mancano gli intoppi. Sono gli utenti che hanno interagito con le compagnie assicurative durante il lockdown secondo l'Osservatorio Fintech & Insurtech della School of Management del Politecnico di Milano.
Italiani e assicurazioni durante il lockdown
Nelle fasi di restrizioni più rigide, il 39% dei clienti ha sfruttato un servizio assicurativo a distanza. E il 77% si dice soddisfatto, soprattutto per la facilità di interazione e la semplicità della procedura con cui è stato possibile rinnovare la polizza, non solo quella Rc auto. Resta però quasi un utente su quattro insoddisfatto per le difficoltà di comunicazione.
Per fare un confronto con i servizi online del settore bancario: gli istituti di credito sono stati utilizzati da una platea più ampia (un cliente su due) ma con un indice di soddisfazione lievemente minore (73%).
La risposta delle imprese
L'impatto della pandemia sul settore assicurativo è visibile anche per quanto riguarda le imprese. Un terzo delle Pmi ha ridotto le interazioni di persona con il proprio agente e il 39% ha diminuito la frequenze delle capatine in filiale.
Il 9% ha sostituito il faccia a faccia con le videoconferenze, mentre il 10% ha optato per altre soluzioni online. Cambiamenti anche nella gestione delle polizze: sono aumentate del 24% le sottoscrizioni e del 29% le gestioni online.
La tradizione conta ancora
Gli italiani hanno incrementato l'uso di soluzioni come l'identità digitale, i servizi di telemedicina inclusi nella polizza e (per quanto riguarda il mondo degli investimenti) i roboadvisor. Opzioni nuove, che però non cancellano l'esigenza di credibilità. Il 72% dei clienti affiderebbe la gestione dei risparmi e il 65% la richiesta di un finanziamento alla propria banca; l'83% assicurerebbe la salute con una compagnia assicurativa.
Il rapporto sottolinea come la crescita dei servizi digitali potrebbe, almeno in parte, ritracciare al termine dell'emergenza, quando le restrizioni diminuiranno. Ma visti gli indici di soddisfazione, una parte degli utenti non tornerà indietro.
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