Il caro vita riduce gli acquisti delle auto nuove e usate
In continuo invecchiamento il parco auto
2 marzo 2023
Stenta a decollare un nuovo modo di intendere la mobilità nel nostro Paese, più efficiente e green. Il quadro che emerge dai dati pubblicati dall’Unrae, l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, sul mercato degli autoveicoli in Italia mostra un parco circolante che continua a invecchiare, il calo della percentuale di auto elettrificate sul totale e il lento sviluppo della rete di infrastrutture di ricarica.
Una situazione decisamente poco incoraggiante che ha alla base diversi fattori tra cui in primis la riduzione del potere d’acquisto degli italiani a causa dell’inflazione, le difficoltà nell’affrontare le spese fisse relative alla gestione e alla manutenzione del proprio veicolo, tra cui la polizza Rc auto e il bollo auto, e i ritardi nel passaggio a forme di mobilità a basso impatto ambientale.
I numeri sono chiari: secondo il Book 2022 dell’associazione, nel corso dello scorso anno sono state immatricolate 1,317 milioni di auto in Italia rispetto alla media di 2 milioni degli ultimi 30 anni: è il livello più basso dopo il fondo toccato nel 2013 con 1,304 milioni. Nello stesso tempo però a fine anno il parco circolante era aumentato a 39,3 milioni di vetture con età media superiore a 12 anni.
Delle oltre 39 milioni di auto in circolazione, circa il 25% sono ante Euro 4 con oltre 17 anni di età.
Transizione energetica col freno a mano tirato
La transizione energetica però, seppur al rallentatore avanza e nel 2022 la quota dei motori a benzina è scesa dal 30% al 27,7% e quella dei diesel dal 22,1% al 19,6%, lasciando il primato alle auto ibride che salgono al 34%.
Le elettriche (pure e ibride plug-in) hanno però subito una drastica battuta d’arresto, perdendo 20.000 unità nel 2022 (-14,8%) e scendendo a quota 8,8% (soprattutto a causa della flessione delle elettriche pure), portando l’Italia all’ultimo posto fra i cinque maggiori mercati, con Germania in testa (31,4%) seguita da Regno Unito (22,9%), Francia (21,6%) e Spagna (9,7%).
Le cause, per l’Unrae, sono da ricercare nel modo in cui sono stati proposti gli incentivi per l’acquisto e nel numero insufficiente di infrastrutture di ricarica. L’Italia, con circa 33 mila colonnine al 30 settembre del 2022, si colloca infatti solo al 15.mo posto nel ranking europeo con 6,7 punti di ricarica per 100 km contro una media di 8,9 punti.
I prezzi salgono e le vendite scendono
Nel 2022 il fatturato generato dalla vendita di autovetture nuove è rimasto sostanzialmente stabile a 36,4 miliardi. Il prezzo medio dei veicoli è salito dell’11% a 27.671 euro: questo aumento a doppia cifra sta spingendo molti automobilisti a rinviare l’acquisto di un veicolo nuovo.
Le preferenze dei consumatori in fatto di carrozzeria confermano la prevalenza dei crossover, saliti a quota 43,2% (a cui si aggiunge anche il 10,5% dei fuoristrada) scalzando dal podio le berline scese al 39,6%.
A livello territoriale le uniche regioni che hanno incrementato le immatricolazioni sono il Lazio (+5,1%) e la Val d’Aosta (+17,5%), grazie ai risultati positivi del noleggio.
Oltre alle auto nuove, nel 2022 si registra un calo anche nel mercato dell’usato, che con 4,59 milioni di trasferimenti di proprietà scende del 7,7%. L’anzianità media delle vetture vendute tocca un nuovo record dal 2013, arrivando a 10,6 anni.
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