I cambiamenti climatici modificano la mappa del turismo
Condizioni metereologiche sempre più più volubili
16 November 2022
Il ponte di Ognissanti ha registrato un movimento turistico oltre le aspettative. I dati di Assoturismo, Federalberghi e Federturismo hanno sottolineato come siano stati tanti gli italiani a viaggiare, spinti anche dalle temperature più che gradevoli. In alcune zone quasi da spiaggia. È sicuramente una buona notizia per il settore e per l'economia, ma anche un elemento su cui riflettere: il cambiamento climatico è destinato a cambiare sia il calendario sia la geografia delle aree turistiche. Alcune se ne avvantaggeranno, altre ne saranno penalizzate.
Montagna e aree fredde
Le destinazioni esposte al riscaldamento globale sono, tanto per cominciare, quelle di montagna. La neve non è più una certezza dove fino a pochi anni fa era puntuale e costante. Ne escono penalizzate, quindi, le aree con impianti di risalita. Allo stesso tempo, però, zone caratterizzate da clima rigido potrebbero godere di temperature più miti, allargando il proprio bacino turistico a nuove platee e a nuove stagioni.
Il turismo, non solo nei periodi più caldi ma anche nelle stagioni intermedie, potrebbe progressivamente spostarsi verso Nord. Aree che oggi sono difficilmente raggiungibili diventerebbero più alla portata, anche dal punto di vista economico.
L'impatto sulle coste
La mappa del turismo potrebbe cambiare anche dove, già oggi, le temperature sono calde in primavera e in estate. Un ulteriore aumento potrebbe espandere la stagione balneare. Si dovranno però fare i conti anche con altri fenomeni climatici. Ad esempio con l'erosione delle coste che comprime gli spazi e con l'impoverimento degli ecosistemi marini. Lo scioglimento dei ghiacci e il conseguente aumento del livello del mare potrebbe inoltre sommergere le zone costiere più basse.
Un clima più volubile
Si tratta di problemi che – vista l'estensione dell'arco alpino da una parte e delle coste dall'altra – riguardano da vicino anche l'Italia. In generale, il turismo dovrà vedersela con fenomeni meteorologici estremi (come uragani e alluvioni), oltre che con condizioni più volubili, che potrebbero spingere i viaggiatori a stipulare – più spesso di quanto non avvenga oggi – una polizza assicurativa legata al clima.
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