Mondo Assicurazioni
Gpl: risparmio ed attenzione ambientale
Auto a gpl, vantaggi ed ecologia
14 gennaio 2013
In un momento nel quale i costi dell’auto sono diventati insostenibili per molti, i vantaggi ottenibili grazie a un impianto gpl sono parecchi: risparmio economico, prima di tutto, visto che si evita di fare benzina o diesel dai prezzi assurdi e, in secondo luogo, rispetto per l'ambiente, dal momento che il gpl non inquina. Nonostante tutto sono ancora molti gli automobilisti restii ad acquistare un'auto che sia alimentata a gpl. Perché? Perché i guidatori di casa nostra, tanti piccoli Alonso al volante di una Ferrari, sono convinti che il gpl riduca le prestazioni dell'auto. Niente di più falso, grazie soprattutto ai nuovi modelli dalla doppia alimentazione. E invece il gas presenta una serie di vantaggi, soprattutto economici.
Chi decide di acquistare un’auto a gpl può utilizzare gli incentivi Icbi, cioè l'Iniziativa sui carburanti a basso impatto, volgarmente gli incentivi per l'ambiente, promossi dal ministero dell’Ambiente proprio per promuovere l'uso del metano e del gpl. Per ottenere il contributo bisogna prenotarlo online il contributo: questo verrà poi anticipato dall’installatore e rimborsato in seguito. La somma è variabile: 500 euro per montare un impianto gpl su un'auto euro 2 oppure euro 3 immatricolata dopo il 1 gennaio 1997, 650 euro per un impianto a metano su un veicolo euro 2 oppure euro 3 immatricolata dopo il 1 gennaio 1997. Esistono poi incentivi per installare impianti a gpl o a metano su veicoli commerciali di peso inferiore a 3,5 tonnellate: il loro ammontare è di a 750 euro per l'impianto a gpl e di 1.000 euro per l'impianto a metano.
Per ottenere informazioni su incentivi, date, scadenze e indicazioni necessarie per ottenere gli incentivi è a disposizione il sito del Consorzio Ecogas. Sembra ormai certo che gli incentivi verranno elargiti anche a chi decida di acquistare un'auto nuova che sia alimentata a gpl o metano: l’incentivo previsto, per il 2013 e per il 2014, sarebbe pari al 20% del prezzo del veicolo mentre, per il 2015, la percentuale scenderebbe al 15% del prezzo dell'automobile.
di Franco Canevesio
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