Furti auto sempre più tecnologici
Direct Line mette in guardia dai furti d’auto hi-tech
19 dicembre 2012
Sarà forse perché in Italia ogni giorno si verificano 310 furti d’auto, fatto sta che gli automobilisti di casa nostra diventano sempre più diffidenti. E si attrezzano alla bisogna. Secondo un'indagine di Direct Line, nel 2012, il 35% degli automobilisti installa sulla vettura un sistema d'allarme: la percentuale è in aumento rispetto 2011, quando era il 32%, e al 2010, quando era il 29%. Quest'anno tra coloro che hanno installato l'allarme, il 37% ha scelto l'immobilizzatore, il sistema che blocca la centralina dell'auto. Questo perché, secondo la ricerca di Direct Line, il 20% dei furti ormai è tecnologico, cioè viene realizzato, piuttosto che con le tecniche classiche come rompere il finestrino o forzare la serratura delle portiere, utilizzando dei sistemi tecnologici in modo da rubare l'auto senza forzare le portiere. Un furto d'auto hi-tech.
E' molto diffusa tra i ladri la tecnica che si basa sull'utilizzo del jammer un dispositivo che disturba l'impulso che aziona la chiusura centralizzata in modo da non consentire la chiusura delle portiere dell'auto anche se il proprietario resta convinto di averla chiusa correttamente. Furti di questo tipo si verificano in genere in parcheggi di centri commerciali o in aree di sosta dell'autostrada: il ladro si apposta a poca distanza dall'auto e attiva il jammer, rubando l'auto senza segni di scasso. Anche il keyless, il sistema che sblocca in automatico le porte dell’auto non appena questa entra nel raggio dei sensori, viene forzato dai ladri ultimamente. Il sistema è ingegnoso: il complice pedina il proprietario dell'auto mentre questi si allontana, l'altro ladro rimane vicino all'auto e capta il segnale emesso dalla vettura ritrasmettendolo al complice, così il keyless è indotto in errore e sblocca le serrature. Al ladro basta premere “Start” e parte, visto che manca il blocchetto meccanico d'avviamento.
Tra i sistemi più all'avanguardia, ci sono i dispositivi pirata che si connettono a un computer e consentono di accedere ai software interni della macchina controllandola completamente: in questo modo i ladri cancellano i meccanismi di immobilizzazione dell'auto arrivando anche a modificarne il chilometraggio. La paranoia da furto incide anche su altri driver: negli ultimi due anni, secondo la ricerca, è cresciuta del 3% la percentuale degli automobilisti italiani che tengono l'auto in un box privato (sono il 38% nel 2012) e dl 2% quella di chi la mette adesso in garage (30% quest’anno) mentre scende del 2% la percentuale degli automobilisti che si fidano a lasciare la vettura in strada (il 14%, nel 2012).
di Franco Canevesio
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