Ecco quante vetture ci sono per ogni impianto di distribuzione
Il rapporto è aumentato rispetto a dieci anni fa
20 gennaio 2022
La rete di distribuzione è un tassello fondamentale per assicurare una circolazione agevole. Sulla base dei dati di Aci, Unem e ministero dello Sviluppo economico, l’Osservatorio Autopromotec ha individuato quante vetture ci sono per ogni impianto. Risultato: la media è di 1.755 auto, ma con alcune significative differenze regionali.
Cosa è cambiato negli ultimi dieci anni
Secondo i dati disponibili, aggiornati ad ottobre 2021, gli impianti attivi in Italia sono 22.654 (di cui 22.149 stradali e 505 autostradali), mentre il parco circolante sfiora i 40 milioni di vetture.
L'analisi evidenzia come il rapporto tra auto e distributori sia aumentato di 150 unità rispetto a dieci anni fa. Osservando un orizzonte più vicino, invece, si nota una distribuzione altalenante. Dopo alcuni anni di razionalizzazione degli impianti, nel 2017 le auto per ogni distributore erano arrivate a essere 1.834. Nonostante il progressivo aumento del parco circolante, la pressione è stata allentata dal 2018 in poi, grazie all'apertura di nuovi impianti, oggi tornati ai livelli del 2012.
I numeri regione per regione
A livello regionale, il Trentino-Alto Adige è la regione italiana con il maggior numero di auto circolanti rispetto al numero di impianti in cui fare rifornimento, con 3.418 vetture per ogni impianto. Seguono la Valle d’Aosta (2.547 autovetture in circolazione per ogni impianto) e la Lombardia (2.140 auto per impianto).
I dati di Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta, sottolinea il rapporto, sono però condizionati dal fatto che molte società di noleggio immatricolano le loro autovetture proprio in queste regioni per usufruire di un regime fiscale favorevole, andando in questo modo ad alterare il dato sul parco circolante reale a livello regionale.
All'estremo opposto della graduatoria, le regioni in cui sono in circolazione meno auto per ogni distributore di carburante: Abruzzo (1.451 vetture), Molise (1.353) e Marche (1.347).
Conoscere la capillarità permette di osservare un punto critico della mobilità e dei settori che gravitano attorno all'automotive, dall'energia alle assicurazioni. Oltre allo sviluppo delle vetture, infatti, una rete efficiente di rifornimento è fondamentale. A oggi, non a caso, rappresenta uno dei freni alla diffusione delle auto elettriche.
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