Direct Line: pericolo moto
10 nov 2010 | 3 min di lettura
I pedoni italiani sono spaventati dalla due ruote. E, forse, a buon diritto. E' quanto risulta da una ricerca commissionata dalla compagnia web Direct Line. Dallo studio è emerso che il 60% degli intervistati, mentre cammina per strada, ammette di prestare più attenzione alle mosse delle moto e dei motorini che non a quello delle automobili.
Lo studio stila anche la classifica delle città dove il pericolo moto è maggiormente sentito: Roma è in testa risultando la città nella quale risiede la maggioranza dei pedoni impauriti dalle due ruote (il 92,8% degli abitanti) seguita a poca distanza da Palermo, dove il 79,5% dei pedoni dichiara di girare impaurito e da Firenze, in cui i pedoni che temono le due ruote sono appena il 48,3% dei residenti.
Effettivamente sembra che in Sicilia in dieci anni sia più che quadruplicato il numero delle moto e dei motocicli passati da circa 150 mila ai 602 mila del 2009. Stessa musica nel Lazio dove nel 1990 l'Aci contava 170mila moto mentre nel 2009 ne ha catalogato oltre 660mila. Perché i pedoni hanno paura delle moto?
Perché, afferma il 55,7% degli intervistati, chi guida questo tipo di veicoli sovente si esibisce in pericolosi slalom tra le macchine diventando rischioso per chi sta camminando.
Sono gli uomini quelli che, secondo l'indagine della compagnia di assicurazioni Direct Line, hanno più timore ad avventurarsi per le strade palermitane: l'84,9% dei maschi infatti teme le due ruote, quasi il doppio rispetto al 46,7% delle donne. Anche a Firenze sono più uomini (52,5%) che donne (25,6%) ad aver paura di camminare a piedi.
Percentuali in controtendenza con la media nazionale: in genere il 70,7% delle donne si dichiara timorosa delle due ruote contro il 49,1% degli uomini.
Anche i pedoni però devono imparare a camminare in maniera più attenta. Secondo una ricerca della Aston University di Birmingham, ogni giorno a Londra vengono feriti almeno due pedoni adolescenti e alcuni milioni di pedoni rischiano la vita nel mondo.
Perché i pedoni camminano distratti, più indaffarati a telefonare o a mandare sms che non a guardare dove mettono i piedi.
Quello del telefonino è un brutto vizio, proprio non solo del pedone soprattutto in Italia. Una ricerca commissionata da Assicurazione.it a Tns Italia mette in risalto che parlare al cellulare quando si è alla guida è un vizio tipico del 52% dei guidatori italiani, soprattutto giovani. Il dato sale al 58% se si considerano le persone tra i 18 e i 34 anni.
Quello del cellulare non è l'unico malcostume nostrano. Secondo la ricerca Tns l’infrazione più comune è il mancato rispetto dei limiti di velocità: il 56% dei patentati se ne rende colpevole, più uomini (61%) che donne (49%).
Il 35% dei guidatori poi non rispetta la distanza di sicurezza mentre il 31% passa col rosso e non mette le cinture.
Il dato peggiore è quello che indica come nel nostro Paese il 63% delle infrazioni compiute dai guidatori italiani alla fine non venga sanzionato.
Sempre secondo la ricerca del comparatore di assicurazioni on line, nell'ultimo anno il 66% degli italiani ha avuto un incidente ma oltre un milione e mezzo preferisce pagare di tasca propria piuttosto che rivolgersi all'assicurazione.
Un errore, visto che il fai da te (messo in atto soprattutto dalle donne) genera il raddoppio della spesa: meglio cambiare classe di merito insomma oppure comparare i prezzi con siti come Assicurazione.it. Rimanere legati per tanti anni alla medesima assicurazione è una pessima abitudine tipica degli italiani. - spiega Alberto Genovese di Assicurazione.it - Un'assicurazione sempre e comunque più conveniente di tutte le altre non esiste, ma confrontare i prezzi consente di risparmiare fino a 500 euro.
di Franco Canevesio
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