Definito il contratto base rc auto
L’ Anapa debutta al tavolo delle regolamentazioni
31 dicembre 2012
Dopo l'importante incontro tra rappresentanti di Anapa, l'Associazione nazionale degli agenti professionisti di assicurazione, alcuni tecnici del Ministero dello Sviluppo Economico e quelli dell’Isvap, è stato definito il nuovo contratto base destinato a regolamentare il settore dell'Rc auto. La riunione è servita alle parti per provvedere alla riorganizzazione del settore in ottemperanza delle disposizioni dell’articolo 22, commi 4-5-6-7, del Decreto Legge 179/2012, convertito in legge dal Parlamento proprio pochi giorni fa.
Ciò che rende l'incontro e il suo esito ancora più importanti è il fatto che l’Anapa, associazione nata lo scorso 30 novembre, partecipando a questo tavolo delle regolamentazioni ha già messo a segno in pochi giorni un punto fondamentale a suo favore: la negoziazione, con ministero e Isvap, del contratto per l'Rc auto.
In particolare l’associazione ha ritenuto condivisibile l’intento del legislatore di garantire al consumatore la comparabilità effettiva dei prodotti Rc auto offerti dalla compagnia, partendo però da condizioni contrattuali standard, comuni fra tutte le compagnie assicuratrici e potendo dunque orientare le scelte d'acquisto concentrandosi esclusivamente sulle dinamiche di prezzo.
L'Anapa ha inoltre evidenziato i possibili rischi e i pericoli inerenti la disintermediazione del sistema: il rischio forte della disintermediazione soprattutto nell' Rcauto è quello di andare a danno delle agenzie ma a vantaggio di compagnie dirette, di canali bancari, di Poste Italiane e Internet. La conseguenza di questa disintermediazione, fa notare l'associazione in un comunicato, “potrebbe essere la chiusura delle piccole e delle medie agenzie che hanno il business focalizzato soprattutto sul ramo Rcauto, danneggiando gravemente l'economia del nostro paese“.
Infine, per ciò che concerne la collaborazione tra intermediari, l'Anapa ha fatto rilevare, in sintonia con le maggiori associazioni di consumatori, che sarà necessario attendere il reale impatto delle innovazioni su un mercato che non può definirsi veramente concorrenziale fin quando esisteranno da una parte operazioni di forte apertura a cui fanno da contraltare altre operazioni di concentrazione.
di Franco Canevesio
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