Mondo Assicurazioni
Da ottobre 2019 arriva la scatola nera antismog
Grazie al dispositivo anche i vecchi veicoli potrebbero continuare a circolare
11 dicembre 2018
Per combattere in maniera mirata l’inquinamento derivanti dalle circolazione dei veicoli, la Regione Lombardia si prepara a testare un nuovo progetto nel corso del prossimo anno.
Dal primo ottobre 2019 installando una “scatola nera” a bordo del proprio veicolo, una parte degli automobilisti lombardi che possiedono auto soggette ai blocchi del traffico, potranno così circolare, a determinate condizioni, nonostante i divieti.
Si tratta di un’applicazione ben precisa di questi dispositivi, le cosiddette “black-box”, già impiegate dalle compagnie per monitorare e registrare le modalità di utilizzo delle vetture da parte dei propri assicurati in cambio di sconti sull'RC auto.
L’obiettivo di questa soluzione telematica è quello di tener conto delle emissioni reali degli automezzi privati e delle necessità di mobilità dei cittadini. L’utilizzo della scatola nera in particolare dovrebbe tutelare le categorie più deboli economicamente che dispongono di veicoli inquinanti ma che li utilizzano in maniera estremamente limitata. In sintesi, in questo modo potrebbe essere superato l’attuale concetto di categorie “euro”, su cui si basano tutti i divieti alla circolazione, e far sì che l’eventuale stop alla circolazione possa essere legato alla quantità reale e misurabile di emissioni inquinanti del veicolo.
A fornire queste anticipazioni sul progetto è Raffaele Cattaneo, assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia, intervistato prima dal quotidiano Avvenire e poi dall’Ansa.
Ma prima del lancio del progetto, vi sono ancora molti aspetti su cui lavorare. “Al momento c’è un tavolo di lavoro, che coinvolge anche altri assessorati, che ne sta valutando l'operatività”, ha dichiarato l’assessore all’Ansa. “I fattori allo studio sono numerosi, a partire dalla classe di omologazione del veicolo. La tecnologia valuterà lo stile di guida e persino il meteo, tutti fattori che incidono sulle emissioni. Il dispositivo potrà registrare i dati di percorrenza e altre informazioni che, nel completo rispetto della privacy, ci aiuteranno a sviluppare politiche e iniziative mirate. Al momento, il tavolo tecnico sta lavorando anche per individuare i chilometraggi annui massimi, a seconda dei tipi di veicoli”.
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