Cresce l'impatto delle compagnie assicurative sul Pil italiano
Il motore dell’Italia? L’industria assicurativa
21 luglio 2014
Ad oggi nel nostro Paese pochi sono i settori che possono vantare uno sviluppo consistente come l’industria assicurativa che rappresenta, odiernamente, il 7,6% del Pil italiano.
Contestualizzando la grande crescita che negli ultimi decenni ha avuto questo settore possiamo dire che all’inizio degli anni ’90 la raccolta delle varie compagnie corrispondeva a 18 miliardi di euro (2,6% Pil) mentre lo scorso anno, nel 2013, tale cifra è salita a 120 miliardi di euro (7,6% Pil).
Senza alcun dubbio il cambiamento più notevole in questo lasso di tempo è stato quello verificatosi nel ramo vita in cui si è passati da una distribuzione quantificabile in 4 miliardi di euro (0,8% Pil) nel 1990, ad una raccolta che si aggira intorno agli 85 miliardi di euro (5,4% Pil).
Tutto ciò, con un buon grado di possibilità, è da imputare sia alla vitalità delle compagnie sia ai vari cambiamenti che ci sono stati a livello legislativo e che, in caso contrario, avrebbero portato ad una battuta d’arresto del sistema stesso.
Non solo, oggi i clienti sono più reattivi ed informati; il rapporto tra compagnia e cliente non è unidirezionale ma bidirezionale ed interattivo grazie anche alle grandi potenzialità offerte da internet e dalla tecnologia. Il quadro che si delinea è perciò quello di consumatori più maturi e coscienti, vicini alle imprese di polizze che, attraverso un costante monitoraggio del mercato e della clientela, aumentano e modulano la propria offerta per essere in grado di rispondere anche alle più specifiche esigenze, cercando al contempo di prevedere il cambiamento dei bisogni degli assicurati.
di Francesca Lauritano
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