Come si sceglie una polizza assicurativa
Quali fattori ci fanno decidere se acquistare una polizza o no
10 gennaio 2019
Un’indagine del broker assicurativo Mansutti, realizzata con la collaborazione dell’Università La Sapienza di Roma, ha per la prima volta cercato di evidenziare non solo la correlazione tra la capacità di spesa delle famiglie e la scelta di acquisto di una polizza, ma anche tra quest’ultima e alcuni tratti della personalità dei potenziali acquirenti.
Condotta su un campione rappresentativo di 304 soggetti, l’indagine prende in considerazione le caratteristiche socio-demografiche, i profili individuali, gli atteggiamenti e i tratti di personalità, le propensioni e le abitudini di acquisto e di gestione del denaro.
La ragione principale alla base dell’acquisto di una polizza assicurativa sembra essere il desiderio di mantenere sicurezza e la protezione del proprio tenore di vita e di quello dei propri familiari; nella maggior parte dei casi chi ha provveduto ad acquistare una polizza negli ultimi 3 anni vive infatti in un nucleo familiare con figli.
Se invece si prendono in considerazione i soggetti che non hanno stipulato polizze nello stesso periodo, le ragioni che ne hanno influenzato il mancato acquisto sono da ricondurre alla minore disponibilità economica, che implica una percezione di costo elevato delle polizze (ci si riferisce soprattutto alle assicurazioni sulla vita). Tuttavia, sui motivi di una mancata stipula del contratto di assicurazione, i risultati della ricerca evidenziano anche la mancanza di informazioni sui prodotti e la percezione della polizza come poco prioritaria rispetto all’acquisto di altri beni.
Di fatto, il 74% di chi vive con partner e figli ha stipulato una polizza; la percentuale si abbassa al 57% e al 42% rispettivamente per chi vive solo con il partner e per chi vive da single. Il 66% degli acquirenti è rappresentato da imprenditori, liberi professionisti, dirigenti o funzionari, il 34% è rappresentato da impiegati o operai.
La propensione a investire per il futuro ha la meglio rispetto alla scelta di investire pensando al breve periodo. Il 69% tra chi predilige di investire per essere più sicuro e sereno in futuro ha infatti acquistato una polizza. Quella più acquistata è la polizza auto (non RCA) a cui seguono quella per tutelarsi dai danni all’abitazione e dai danni a terzi, la polizza per i rimborsi delle spese mediche e la polizza vita. Si aggiungono, infine, le polizze per l’assistenza e quelle per animali domestici. Dall’indagine emerge che per l’acquisto di polizze assicurative, il 44,4% degli intervistati ha sostenuto una spesa compresa tra i 1.000 e i 5.000 euro annuali, il 26,7% un range compreso tra i 500 e i 1.000 euro all’anno, il 17,8% fino a 500 euro, il 10% da 5.000 a 10.000 euro e l’1% oltre i 10.000 euro.
Al fine di permettere un’analisi più accurata sulla propensione personale ad assicurarsi, Mansutti e il Dipartimento di Psicologia dell’ateneo romano hanno ritenuto opportuno indagare anche sulla capacità di risparmio mensile: circa il 60% dei rispondenti all’indagine riesce a risparmiare una parte del reddito mensile; il 29% non risparmia nulla; il 10% non mette da parte nulla e deve consumare parte del patrimonio; infine, c’è un’1% che spende più di quanto guadagna e si trova nelle condizioni di dover contrarre dei debiti.
Un’associazione significativa è inoltre quella legata al rapporto tra il fatto di avere subito un sinistro e l’acquisto della polizza: il 71% dei soggetti che ha avuto un sinistro negli ultimi 5 anni ha acquistato una polizza negli ultimi 3 anni; percentuale che scende al 57,5% per quelle persone che invece non hanno vissuto incidenti.
Sugli atteggiamenti individuali e sui tratti di personalità, c’è da segnalare che quelli più rilevanti sono connessi da un lato all’intraprendenza e alla propensione al rischio economico e dall’altro ad una generale percezione di essere in grado di influenzare la realtà con le proprie azioni. Se la propensione al rischio economico caratterizza sia i masch
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