Carburanti: la mappa italiana dei rincari

La benzina in modalità servito ha già sfondato quota 2,5 euro al litro su diverse tratte autostradali italiane. E in molte aree della rete urbana ed extraurbana i listini superano i 2,3 euro al litro. In soli due mesi, da maggio a luglio, la benzina ha registrato un rincaro medio del 4,9% e il gasolio del 5,6%.

Ma dove si paga di più e dove (un po’) meno? La risposta arriva da Assoutenti, che ha elaborato i dati rilevati dal ministero delle Imprese e del Made in Italy tra il 27 e il 28 luglio.

I prezzi sulle autostrade

Sulla A4 Venezia-Trieste la benzina ha raggiunto il picco di 2,553 euro al litro per il servito, mentre il gasolio tocca i 2,4 euro al litro. Sulla A21 Torino-Piacenza, un litro di benzina costa 2,549 euro, e uno di gasolio 2,334. Supera la soglia dei 2,5 euro anche la A14 Bologna-Bari-Taranto, con 2,529 euro al litro la verde, 2,399 il diesel. Sulla A12 Genova-Sestri Levante-Genova, la benzina viene venduta a 2,409 euro e il gasolio a 2,275.

Rete urbana

In alcune località della rete urbana ed extraurbana si raggiungono prezzi che Assoutenti definisce “esorbitanti”: sulla Via Provinciale di Arpaise (BN), un litro di verde (servito) costa 2,552 euro, il gasolio addirittura 2,619 euro. In Calabria, a Serra San Bruno (VV), la benzina è a 2,499 euro e il diesel a 2,359 euro. A Lucca 2,487 euro al litro la verde, 2,554 euro il gasolio. Prezzi alti anche sulle isole minori: ad Anacapri la benzina (in modalità servito) costa 2,259 euro/litro, a Ponza 2,239 euro, a Ischia 2,204 euro, a Lampedusa 2,329 euro.