Carburante meno caro ed ecologico
Arriva dall’Inghilterra la benzina creata dall’aria
21 gennaio 2013
Il prezzo della benzina continua a essere un incubo per tutti gli automobilisti italiani ma dall’Inghilterra arriva la scoperta capace di cambiare sorti e abitudini di molti. Una nuova invenzione inglese sarebbe in grado di risolvere il problema del caro carburante e del riscaldamento in un colpo solo. Di cosa si tratta è presto detto: una nuova benzina green, sostenibile e pulita. Gli ingegneri e i chimici della britannica Air Fuel Synthesis, dopo una serie di ricerche durate un paio d'anni (e un investimento da un milione di sterline) pare che abbiano progettato una tecnologia capace di separare dall'aria il diossido di carbonio trasformandolo in carburante mediante lo sfruttamento dell'elettricità. Così definisce la nuova scoperta Peter Harrison, direttore di Air Fuel: “Abbiamo preso dall'aria l'anidride carbonica e dall'acqua l'idrogeno che abbiamo trasformati in carburante: hanno lo steso odore della benzina ma il nuovo prodotto è più pulito e chiaro di quella che si ottiene dai combustibili fossili”.
Sembra che con questo nuovo metodo, in meno di tre mesi, i tecnici siano riusciti a produrre in una raffineria di Stockton on Tees, nel nord est dell'Inghilterra, cinque litri di combustibile “pulito” sintetizzato dall'aria e composto di anidride carbonica e di vapore acqueo. Il progetto punta alla produzione, entro due anni, di più di una tonnellata di benzina al giorno e alla costruzione, entro i prossimi quindici anni, di una raffineria: una tonnellata di questo nuovo combustibile dovrebbe costare soltanto 400 dollari. Dalla società gli ingegneri ritengono che questa potrebbe essere un tipo di combustibile rinnovabile capace di risolvere definitivamente il problema delle crisi energetiche. Se la cosa si realizzasse su larga scala si tratterebbe di una vera e propria rivoluzione industriale.
Questo combustibile infatti consentirebbe di combattere surriscaldamento del pianeta e cambiamenti climatici e, soprattutto, potrebbe essere usato già ora nelle auto in circolazione senza la necessità di cambiare i motori, visto che il carburante in questione è identico alla benzina: differisce solo perché la combustione non produce i gas serra. Secondo Stephen Tetlow, ceo di IMechE, l'Institution of Mechanical Engineers, “la scoperta potrebbe diventare un immenso successo nella storia britannica, aprendo la strada a una possibile riduzione delle emissioni di carbonio, offrendo l’opportunità di ridurre l'esposizione al sempre più volatile mercato globale dell’energia”. I vantaggi di questo progetto, qualora si dimostrasse la sua validità, potrebbero essere notevoli sotto parecchi aspetti: lo scarsissimo impatto ambientale, prima di tutto, e un risparmio notevole per i consumatori, dal momento che il carburante prodotto potrà essere usato anche come combustibile per le auto.
di Valerio Mingarelli
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