Mondo Assicurazioni
Bonus vacanze a rilento: accettato solo dalla metà delle strutture
A frenare è l'incertezza sui tempi di rimborsi
22 luglio 2020
Il bonus vacanza c'è. Ed è anche molto richiesto, ma al momento ci sono ancora tante strutture che non lo accettano. Secondo un'indagine di Federconsumatori, a metà luglio solo il 46% si era attrezzato per accogliere e gestire l'agevolazione.
All'indagine di Federconsumatori è seguita la replica di Federalberghi. L'organizzazione non ha contestato i dati, ma spiegato che a frenare le strutture sarebbe l'incertezza sui tempi di rimborsi (problema non di poco conto per attività a corto di liquidità dopo i mesi di fermo per il lockdown) e la necessità di formare il personale. In molti casi, però, sarebbe, almeno in parte, una questione di tempo. La quota del 46% è destinata infatti a salire. La stessa Federconsumatori ha infatti sottolineato che il 19% sta ancora valutando come muoversi. C'è però un 35% che ha già deciso: non permetterà alle famiglie di usufruire del bonus vacanze.
Attenzione quindi alle brutte sorprese: non tutte le strutture accettano o accetteranno l'agevolazione. Il sondaggio di Federconsumatori, partito dalla segnalazione di alcuni clienti che si sono visti rifiutare il bonus, ha coinvolto 370 strutture in tutta Italia, sia in località di mare che di montagna. In gran parte (210 attività) si tratta di alberghi. Per il resto sono bed and breakfast e agriturismi. E sono proprio questi ultimi i più aperti: il 60% (quindi una quota molto più alta della media) accetta il bonus vacanze. Le incognite sulla stagione, quindi, non mancano. E un'assicurazione viaggio è un'opzione da tenere sempre presente.
In ogni caso, ha chiarito l'Agenzia delle Entrate, anche nelle strutture che non accettano il voucher si potrà risparmiare. Ai clienti è infatti comunque riconosciuto un credito d'imposta pari al 20% della spesa, da utilizzare per alleggerire la dichiarazione dei redditi del membro della famiglia a cui sono intestati il soggiorno, la ricevuta e lo scontrino.
L'agevolazione sta, intanto, ricevendo una buona accoglienza da parte degli italiani. Secondo i dati diffusi dal ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo, i voucher scaricati al 17 luglio sono 630 mila, che corrispondono a 284 milioni di euro. Quelli già sfruttati sono 47 mila. E ci sono ancora a disposizione buoni per oltre 2 miliardi (fino a esaurimento del fondo stanziato dal decreto Rilancio). L'obiettivo è duplice: far risparmiare le famiglie e incentivarle a spendere nelle strutture ricettive italiane, messe a dura prova dal lockdown prima e dal minimo afflusso di turisti stranieri adesso.
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