Autostrade, ipotesi pedaggio ridotto per le moto
Al momento, però, non mancano i problemi tecnici
14 marzo 2022
C'è una buona notizia per i motociclisti italiani: Autostrade per l'Italia, la società che gestisce la rete nazionale, sta esplorando la possibilità di differenziare il pedaggio tra auto e moto. Per le due ruote, quindi, potrebbe esserci un risparmio, oltre alla riduzione delle polizze Rc moto già in vigore da numerosi mesi.
Quali sono gli ostacoli
La fonte è ufficiale che più ufficiale non si può: lo ha affermato l'amministratore delegato della società, Roberto Tomasi, in audizione alle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera. La volontà c'è, anche se non mancano i problemi tecnici.
Al momento la tecnologia installata non permette di distinguere i diversi tipi di veicolo e quindi di calibrare le tariffe. Serviranno quindi un intervento sostanzioso e, con tutta probabilità, tempo. Il fatto che Tomasi ne abbia parlato durante l'audizione convocata per illustrare il piano industriale di Autostrade per l'Italia fa comunque ben sperare.
Il rimborso diventa più semplice
Quella del pedaggio differenziato non è la sola novità emersa. A partire dal 15 marzo, sarà avviata un “cashback del pedaggio” autostradale.
Autostrade ha attivato già dal 2020 riduzioni o azzeramenti del pedaggio a favore degli automobilisti che hanno incontrato “sensibili disagi a causa di lavori di manutenzione”. Con questo meccanismo, in meno di due anni la società ha rimborsato circa 77 milioni di euro. Adesso il rimborso verrà reso più agevole, a partire da alcune tratte: l'utente non dovrà più scattare e inviare la foto del biglietto di uscita perché basterà la lettura della targa per avere un'immediata modulazione del pedaggio tramite app.
Investimenti e nuovi cantieri
Terzo dato, che riguarda tanto i motociclisti quanto gli automobilisti. Autostrade per l'Italia prevede di investire 21,5 miliardi di euro nei prossimi dieci anni. Per circa un terzo saranno utilizzati per la manutenzione e la messa in sicurezza di strade, ponti, viadotti e gallerie. Si prevede l'avvio di nuovi cantieri per circa 9 miliardi e l'installazione di 50 punti elettrici di ricarica entro il 2022, che dovrebbero raddoppiare l'anno successivo.
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