Assicurazioni svizzere razziste?
Le compagnie assicurative svizzere razziste?
7 giugno 2011
L'accusa è di quelle pesanti, ancora di più se parte da un posto considerato solitamente avulso dai contesti polemici come la Svizzera. Secondo un sondaggio di Tio.ch, portale d'informazione della Svizzera italiana, le assicurazioni auto del Ticino tendono ad aumentare il prezzo dei premi quando si tratta di persone di nazionalità straniera.
In sostanza, secondo il sondaggio di Tio.ch, le differenze di prezzo dei premi assicurativi dipenderebbero dai dati dei sinistri rilevabili nel Paese da cui proviene il guidatore. Questo perché le compagnie ritengono che il guidatore stesso, seppure domiciliato in Ticino, si recherà di frequente, con la propria auto, verso quel luogo di provenienza, esponendosi così ad un rischio maggiore di avere altri incidenti (oltre a quelli già accertati).
Le compagnie assicurative contrattaccano e rispondono all'accusa di razzismo specificando è statisticamente provato che “un italiano o un francese, che si sposta con regolarità verso l'Italia o la Francia” sia più soggetto a incidenti visto che in quei paesi “sono particolarmente elevate le statistiche su sinistri, incidenti e furti”. L'aumento dei premi, dicono sempre le assicurazioni, è direttamente proporzionale all'aumento di questo rischio: “non è questione di discriminazione verso cittadini di determinate nazionalità, come pensano alcuni clienti”, ribadiscono le compagnie, “è solo questione di numeri e statistica”. Urban Henzirohs, corporate communications di Helvetia, ammette che esistono “premi diversi a causa della diversa nazionalità, mentre il permesso di soggiorno non viene preso in considerazione per il calcolo”. Helvetia, per esempio, per calcolare il premio usa una tariffa scoring, con cui calcola diversi rischi a seconda della statistica sinistri. E proprio la nazionalità è uno dei valori utilizzati per calcolare il premio.
di Franco Canevesio
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