Assicurazioni: mercato stabile
Solidità mercato: le assicurazioni italiane si preparano a Solvency II
7 aprile 2011
La posizione del mercato assicurativo italiano rimane solida rispetto ai requisiti di Solvency II. E' questa la fotografia del settore, analizzato sotto la lente della crisi persistente dal Quinto studio d'impatto quantitativo di Solvency II elaborato da Isvap. Lo studio, che valuta l’impatto del sistema di vigilanza europeo (in vigore dal primo gennaio 2013) sui bilanci delle imprese assicurative, ha evidenziato la posizione finanziaria delle assicurazioni italiane giudicata stabile: i dati evidenziano un eccesso di capitale di circa 38 miliardi rispetto a quanto richiesto da Solvency II.
Il dato, significativo solo a considerare che questo surplus è superiore ai 25 miliardi derivanti dall'applicazione di Solvency I attualmente in uso, è ancora più interessante se confrontato col trend europeo, sostanzialmente in linea con risultato italiano. In Europa, infatti, il capitale dell’intero settore assicurativo è stimato in eccesso di 395 miliardi. Tornando in Italia, il rapporto tra il capitale disponibile (70 miliardi) e il capitale richiesto è pari al 220% (è al 165% a livello europeo). Per quanto riguarda le imprese vita, il capitale richiesto ha come componente principale il rischio di mercato (66% del capitale) mentre per il ramo danni è il rischio di sottoscrizione (64%).
Lo studio Isvap è stato condotto confrontando i dati di 134 imprese assicurative e riassicuratrici che rappresentano il 99% del settore vita e il 97% del settore danni. L'Isvap informa che la partecipazione è stata alta soprattutto da parte delle piccole e delle medie imprese. Rispetto al precedente studio è aumentato anche il numero dei gruppi che hanno partecipato all'indagine: 18, rispetto agli 8 del precedente studio. Sempre secondo l'Isvap dallo studio emerge la necessità di avere misure transitorie “adeguate per classificare alcune categorie di fondi come i prestiti subordinati, in modo da garantire un passaggio indolore dall'attuale regime a quello di Solvency II”.
di Franco Canevesio
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