Ania: crescono le polizze vita
Corrono le polizze vita, a rilento le previdenziali
5 June 2014
Cresce la prudenza o, forse, la paura per l’incertezza sul futuro. E sempre più italiani vogliono cercano tranquillità in una polizza assicurativa che permetta di dormire sonni tranquilli. Gli ultimi dati dell’Ania (Associazione nazionale imprese assicuratrici) sul ramo Vita ne sono una conferma, con dati che registrano un andamento migliore negli ultimi tre anni.
Analizzando il giro d’affari dell’80% delle aziende che operano nel settore, ad aprile la raccolta è cresciuta del 57,8%, raggiungendo 8 miliardi di euro, mentre nei primi quattro mesi dell’anno la crescita rispetto al 2013 è stata di quasi il 51% per un totale di 30,8 miliardi di raccolta. Questo guardando solo alle compagnie italiane (o con rappresentanze in Italia ma sede in Paesi non comunitari), mentre se si includono anche le società europee si arriva a 35,1 miliardi di euro di raccolta.
Tra i prodotti preferiti ci sono soprattutto le assicurazioni sulla durata della vita umana (6,3 miliardi), seguite da operazioni di capitalizzazione (215 milioni) e polizze united linked (1,5 miliardi). Diminuiscono invece, almeno ad aprile, le adesioni alle forme previdenziali, in calo di circa il 6%: proprio sulla pensione integrativa l’impegno dell’Ania nei prossimi mesi sarà forte, perché il sistema previdenziale italiano rischia di tentennare ed è importante che i cittadini facciano fronte anche con forme diverse.
L’andamento positivo delle polizze vita era stato già rilevato lo scorso anno e i dati del primo quadrimestre 2014 ne sono un’ulteriore conferma: in un quadro generale per il settore assicurativo, ma non solo, dove i cittadini tendono a tagliare il più possibile le spese che pesano sul bilancio familiare, questo tipo di polizza viene considerata soprattutto un investimento per la propria serenità e quella dei figli, una forma anche di risparmio sicuro che permette di poter avere un sostegno su cui contare in età più avanzata o in caso di estrema difficoltà. Tra paura per un futuro incerto e una sana lungimiranza.
di Eleonora Della Ratta
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