Assicurazione cointestata: come funziona e vantaggi
Si parla di auto cointestata quando la stessa vettura ha due proprietari e, per questo motivo, in caso di vendita occorreranno le firme di entrambi gli automobilisti.
Assicurazione cointestata: normativa
La possibilità di far riportare sull'atto di proprietà dell'auto 2 nominativi è contemplata nella Legge Bersani. Quest'ultima è legata alla possibilità di ottenere la classe di merito più bassa di un familiare convivente, offrendo la possibilità a chi stipula la prima polizza della propria vita di ottenere la medesima classe di merito di un parente prossimo. In questo modo si può avere un risparmio importante sul pagamento del premio, evitando il rischio di partire dalla classe di merito più costosa. Non sempre però tale pratica risulta vantaggiosa, per esempio quando si applica nel caso di auto o moto cointestata.
Come funziona la polizza cointestata
Quando si stipula una polizza assicurativa per un’auto cointestata, come disposto dalla legge Bersani, per il calcolo del premio viene preso come riferimento il contraente con la classe di merito più sfavorevole. Requisito essenziale affinché si possa applicare tale norma è che entrambi i cointestatari facciano parte dello stesso nucleo familiare e che risiedano nella stessa abitazione. Per questo molto spesso tale opportunità offerta dalla Legge Bersani si applica tra genitori e figli, oppure tra coniugi, che hanno l'esigenza di dividere le spese del mezzo, dal pagamento delle rate e quello del premio assicurativo. È importante ricordare però, che nel momento in cui il cointestatario che ha ereditato la classe di merito dal parente più esperto cambia residenza o decide di non far parte più dallo stato di famiglia, perde immediatamente i benefici garantiti dalla legge, ripartendo dall'ultima classe di merito.
Quali sono i vantaggi
Apparentemente potrebbe non esserci un'opzione che appaia vantaggiosa nello stipulare l'assicurazione di un'auto cointestata. Alla luce di un'analisi più attenta, però, esiste soltanto un caso in cui l'assicurazione auto cointestata può rivelarsi davvero vantaggiosa: quando una persona (un neopatentato o un profilo simile) che ha cointestato l’auto con un parente meno a rischio per acquisirne la classe di merito, vede confermati i benefici acquisiti. Ciò accade solo però, se l'altro proprietario cede o comunque rinuncia alla sua classe di merito. Più precisamente il proprietario più giovane al quale viene donata dal padre o dal familiare la propria classe di merito, potrà avvalersi della stessa anche in caso decida di acquistare una nuova auto, che sarà però di sua esclusiva proprietà. Per rinunciare alla propria classe di merito è necessario produrre una dichiarazione scritta, che attesti la rinuncia. Il legislatore che ha posto questa sorta di clausola ha voluto in qualche modo scoraggiare il numero di auto cointestate, ed evidentemente anche ridurre i vantaggi che possono derivare dall'usufruire della Legge Bersani.
Quali sono gli svantaggi
Con la Legge Bersani, considerando l'esempio che i 2 proprietari siano padre e figlio, il neopatentato eredita la classe di merito del padre, quindi ci si aspetterebbe che i costi siano più bassi. Invece ciò non accade, in quanto i dati che le compagnie assicurative prendono in considerazione e prediligono sono quelli del proprietario più svantaggiato, quindi del più giovane e inesperto alla guida. Come accade nel calcolo del premio dell'assicurazione per un neopatentato, il costo diventa molto alto. La giovane età che rientra in una fascia considerata più rischio quanto a numero d'incidenti, quindi l'inesperienza, va a discapito del genitore o comunque dell'altro proprietario. In effetti le compagnie assicurative tenendo conto esclusivamente del guidatore meno esperto, si tutelano dal rischio più alto d'incidenti che inevitabilmente rientra nel calcolo probabilistico del premio. A questo si aggiunge che, nel caso in cui il proprietario più giovane dovesse cambiare residenza e quindi non risultare più sullo stato di famiglia, perderebbe la classe di merito acquisita dal padre. Il nuovo premio che andrebbe a pagare partirebbe dalla categoria più alta e quindi più cara.
Quando conviene cointestare l'assicurazione?
A prima vista risulta difficile individuare una situazione in cui può convenire stipulare l'assicurazione di un'auto cointestata, specie per il genitore. Eccezione nei casi in cui questo sia molto anziano o non abbia più intenzione di guidare l'auto per questioni di salute. In questo caso rimarrà anche un solo proprietario del veicolo, che sarà ovviamente il più giovane. il proprietario più giovane al quale viene donata dal padre o dal familiare la propria classe di merito, potrà avvalersi della stessa anche in caso di vendita del veicolo cointestato o di acquisto di un’auto nuova.
Casistiche
La cointestazione dell’assicurazione auto o moto non richiede come requisito nessun legame di parentela. Si può verificare in situazione come l’acquisto di un’auto in comune per dividere i costi, oppure per esempio se il veicolo viene ereditato. I membri di uno stesso nucleo familiare che hanno la stessa residenza possono invece sfruttare anche la RC auto familiare indipendentemente dalla proprietà del mezzo. In questo modo la classe di merito del componente della famiglia che detiene quella più vantaggiosa, può essere ereditata dagli altri componenti. Se invece, per esempio padre e figlio non fossero conviventi, il secondo non potrebbe mai ereditare la classe di merito del padre, nemmeno in caso di auto cointestata. La cointestazione di un’auto però ha il vantaggio di permettere di cedere la classe di merito al cointestatario in caso di decesso o nel caso in cui quest’ultimo cambi residenza, mentre negli altri casi ciò non è possibile.
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